PROBLEMATICHE OCCLUSALI E TEMPOROMANDIBOLARI

PROBLEMATICHE OCCLUSALI E TEMPOROMANDIBOLARI

da molti anni numerosi studiosi cercano di studiare e spiegare la correlazione fra le problematiche di denti e bocca con la postura dell’individuo ed eventuali dolori ad essi correlati.

Sebbene la scienza sia ancora in difficoltà nello spiegare con precisione  quali siano le correlazioni presenti, non potrebbe essere altrimenti dato che si stima che la nostra conoscenza del sistema posturale sfiori il 10% delle variabili necessarie ad una conoscenza completa, è ormai noto che esse esistano e siano di notevole importanza.

Le problematiche occlusali e dell’articolazione temporomandibolare non riguardano solo i “denti storti” ma anche masticazioni sbilanciate, dolori durante la masticazione o durante l’eloquio, click mandibolari, scrosci e rumori articolari durante il movimento della mandibola, blocchi  dell’articolazione, ecc…

Ormai da anni collaboriamo con dentisti che utilizzano un approccio definito “funzionale” cioè che rispetta le funzioni corporee e non le forza al solo fine di ottenere un risultato esteticamente soddisfacente.

L’approccio “funzionale” alle problematiche ortodontiche è delicato, personalizzato e veloce, benché gli apparecchi ortodontici utilizzati sviluppino delle forze molto più lievi dei dispositivi non funzionali e siano solo di tipo mobile.

Questa modalità di lavoro si contraddistingue per l’attenzione che viene data agli effetti collaterali che si possono presentare durante la terapia. Con una terapia di vecchia concezione è più facile incorrere in disturbi alla colonna vertebrale, mal di testa, vertigini e altri problemi mentre, con la metodica da noi utilizzata, queste problematiche sono molto più rare ed è anche molto più facile correggerle qualora si presentino.

Va ricordato che, spesso, (vi possiamo garantire che ne vediamo davvero di frequente nella nostra pratica quotidiana) molte problematiche correlate all’occlusione non vengono riconosciute dagli operatori che vi incappano in quanto, se non hanno una formazione in ambito posturale, spesso non sono in grado di capirlo.

Capita così che un ragazzo che sta affrontando un percorso ortodontico inizi ad avvertire un dolore (ad un ginocchio per esempio) e si rivolga ad un medico, fisioterapista, osteopata, chiropratico, ecc…e la visita non metta in risalto la correlazione presente fra il suo apparecchio ortodontico e il dolore che si è presentato innescando poi un iter di visite e terapie inutili e, a volte, dannose. Riteniamo quindi importante rivolgersi ad un operatore con conoscenze approfondite in questo campo qualora si presentino problematiche in concomitanza di una terapia dentistica (a volte anche solo in concomitanza di un’estrazione o dell’applicazione di un impianto o di una protesi).

L’approccio “funzionale” che noi e i nostri collaboratori usiamo si contraddistingue anche per il fatto che alla fine della terapia ortodontica non vengono messi sistemi di mantenimento (splintaggi, retainer, mascherine, bite, ecc…) perché il risultato ottenuto è molto più stabile che con le metodiche “tradizionali”.

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